sabato, dicembre 31, 2005

la scelta del chirurgo 7

Da quanto detto si capisce che si parla di "fornitori" di clienti.
Chi altri sono i fornitori di clienti?

Bisogna premettere alcuni concetti di psicologia "spicciola".
Usualmente il chirurgo "simpatico" è ovviamente anche "bravo".


Nella considerazione quotidiana (tutti lo possono verificare) la simpatia è associata al valore professionale.
L'estroversione è associata al valore professionale, il buon umore, la disponibilità, la gentilezza, il "compagnone" è obbligatoriamente "bravo".

Chi ha il potere è "bravo".

Immaginate il tutto nell'ambiente ospedaliero, i potenziali clienti (a parte eccezioni) diventano il personale infermieristico, il personale a diretto contatto con il pubblico.

Estrapolando dall'ambiente ospedaliero, considerate il reparto di chirurgia, tutti i chirurghi sono interessati alla libera professione (alta concorrenzialità) e quindi il lavoro si divide in doveri istituzionali e professione.

Il Direttore? E' il primo ad essere interessato alla libera professione, è riuscito ad arrivare su quella poltrona ed ora deve sfruttare il più possibile la situazione.

.....continua.....

lunedì, dicembre 26, 2005

la scelta del chirurgo 6

Ad una prima impressione si potrebbe pensare che il cliente del chirurgo sia il paziente ma non e' cosi'.
Il cliente del chirurgo e' il medico di famiglia.
Il medico di famiglia invia il paziente all'ambulatorio di chirurgia dell'ospedale oppure allo studio privato del chirurgo.

Si calcola che occorrono 10 medici di famiglia per procurare un flusso di clienti minimo accettabile per il lavoro privato del chirurgo (per una attivita' privata minima).
Lo studio privato del chirurgo e' frequentato da pazienti ("clienti";) ma non tutti hanno necessita' di un intervento chirurgico.
Da queste considerazioni si capisce che per procurarsi lavoro il chirurgo deve affidarsi alla benevolenza del medico di famiglia e non sempre dipende dalla professionalita'!
Puo' essere per amicizia, per appartenenza allo stesso gruppo partitico, per appartenenza alla stessa associazione, per appartenenza allo stesso circolo, per appartenenza allo stesso "giro", per collaborazione dovuta alla frquentazione di stessi luoghi o chiesa, per frequentazione dello stesso sport.
Quando i chirurghi sono molti e fanno le stesse cose nascono i problemi di concorrenza, problemi di sopravvivenza.
.......continua.......

venerdì, dicembre 23, 2005

la scelta del chirurgo 5

Come arrivano i clienti al chirurgo?
cominciamo con il caso del chirurgo come professionista (dipendente o no da una struttura pubblica).
Per la libera professione valgono tutti i criteri del marketing dei servizi ma qualcosa di diverso c'è per il chirurgo.
Il marketing dei servizi considera la visibilità, quindi per essere visibili:
-"la pubblicità è l'anima del commercio"
-il passaparola

-le "cene"
-relazioni a congressi
-organizzazione di congressi
-organizzare corsi di aggiornamento
-relazioni a corsi di aggiornamento
-organizzare convegni
-relazionare a convegni
-essere presenti in tutte quelle manifestazioni che prevedono l'invio di carta stampata su cui si può leggere il nome
-scrivere su giornali, riviste, fogli vari
-"frequentare" ed "essere presenti"
-scrivere news da distribuire
-essere in associazioni varie
-"il circolo"
-essere in mezzo alla gente, farsi riconoscere, avere molti amici
.....continua......

janus

domenica, dicembre 18, 2005

la scelta del chirurgo 4

Con queste premesse si capisce che "non è tutto oro quello che luce"!
In un reparto di chirurgia i chirurghi sono diversi l'uno dall'altro e tutti in concorrenza tra loro (la libera professione richiede la concorrenzialità) ed è una realtà che fondamentalmente i chirurghi sono "prime donne" e quindi facilmente esprimono opinioni differenti sullo stesso problema ai parenti.

La sala operatoria ("the theatre" per gli inglesi) è il palcoscenico dove si esibisce il chirurgo.
La composizione generazionale dei chirurghi del reparto è differenziata per cui non tutti hanno la stessa esperienza e questo si riflette sui risultati degli interventi chirurgici.
L'amministrazione aziendale non ha in nessun conto queste differenze, per l'amministrazione un chirurgo è un chirurgo, fa i suoi servizi e questo è quanto.
Quando si comincerà a scrivere dei risultati di ogni chirurgo (se non del reparto chirurgia) ?
Offriamo ai clienti la possibilità di scegliere, almeno ognuno sarebbe artefice del proprio destino.
.........continua........

martedì, dicembre 13, 2005

la scelta del chirurgo 3

Tutti pensano che in un ospedale, nel reparto chirurgia generale, i medici del reparto sono tutti chirurghi, nel senso che tutti i medici del reparto chirurgia sanno operare, sanno fare tutti gli interventi chirurgici di cui si potrebbe avere bisogno (limitatamente alla chirurgia generale). E' falso!!Non è vero! I chirurghi del reparto chirurgia generale hanno una esperienza limitata agli interventi addominali più frequenti. Per gli interventi meno frequenti alcuni si improvvisano specialisti, altri leggono sull'enciclopedia di tecnica chirurgica e fanno l'intervento il giorno dopo; quelli più onesti vanno ad imparare e poi, prima aiutati da quelli più esperti e poi da soli, eseguono l'intervento.I risultati, ovviamente, risentono di queste situazioni ma non esiste un sistema che controlli i risultati, il tutto è a spese di chi ci capita!Tipica è la situazione della recidiva neoplastica a distanza di 1 anno, a volte meno, dal primo intervento (capita! capita.
.......continua......

janus

venerdì, dicembre 09, 2005

la scelta del chirurgo 2

Il problema di scegliere da chi farsi curare è così importante che la rivista Panorama ha iniziato una serie di inchieste sugli ospedali italiani. E' del tutto impossibile fare una inchiesta su come valutare un professionista, in particolare il chirurgo. Nel quotidiano il "passaparola" è il sistema di marketing fondamentale per il chirurgo, ci si rivolge ad un certo chirurgo perchè ce ne hanno parlato bene il parente, l'amico, il conoscente, l'infermiere, gli amici..etc.. E' attendibile? Il metodo più frequentemente utilizzato è l'indicazione del medico di famiglia, è tipica la domanda: dottore da chi mi consiglia di andare? Ogni medico di famiglia ha i suoi referenti specialisti così come indirizza ai vari ospedali (vedi i criteri di valutazione degli ospedali utilizzati da Panorama)">. Leggendo la guida sui "Grandi Ospedali" di Panorama si potrebbe concludere che è l'Ospedale che garantisce la professionalità del chirurgo mentre nella realtà è l'uomo, il professionista, il chirurgo che fa "grande" l'ospedale. ......continua.... janus icon_smile

sabato, dicembre 03, 2005

la scelta del chirurgo

La scelta del chirurgo è la cosa più importante se bisogna subire un intervento chirurgico. Usualmente è un argomento tralasciato ma è essenziale se si vuole avere una possibilità di avere i migliori risultati.
Qualcuno potrebbe pensare che basta pagare bene per avere il meglio, ma tutti possono pagare?Tutti hanno una assicurazione privata?
La maggioranza utilizza la struttura pubblica o la clinica convenzionata.
In genere si va a caso, sarà il chirurgo che ci ha visitato in ambulatorio (prendiamo ad esempio l'ernia inguinale) e che era di turno quel giorno.
Di lui non sappiamo niente, sa operare?
Ha esperienza dell'intervento per ernia inguinale?
Quanti interventi per ernia ha fatto?
Che tipo di complicazioni hanno avuto i suoi interventi per ernia?
In definitiva, il professionista che ci ha visitato e che ci opererà che credenziali ha?
Come scegliereste un avvocato?Come scegliereste un ingegnere?
.............continua........

janus

mercoledì, novembre 30, 2005

la scelta

Il cliente che deve operarsi di ernia (l'intervento più frequente in chirurgia generale e patrimonio professionale di tutti i chirurghi generali) come sceglie dove e da chi operarsi?
Non ha riferimenti (strumenti) per poter scegliere.
Nella maggioranza dei casi è il medico di famiglia che fa la diagnosi con la conferma dello specialista chirurgo generale.

Il percorso più comune è:
visita del medico di famiglia, richiesta di consulenza specialistica presso ambulatorio di chirurgia della ASL,
il chirurgo specialista avuto il consenso all'intervento inserisce il cliente nella lista di attesa operatoria della struttura di competenza; in questo percorso il cliente non ha scelta, si adegua e questa è l'offerta della struttura pubblica.
Ma chi garantisce della qualità della prestazione? Nessuno!
Nessuno controlla la pertinenza della lista di attesa, nessuno garantisce il risultato della prestazione, la struttura pubblica offre solo l' impegno per dare una risposta al bisogno e la qualità della risposta è solo teorica.
.......continua..... (1-scelta del chirurgo, 2-controllo della lista di attesa, 3-qualità della risposta)


janus

nuovi termini 6

Il nuovo termine (si fà per dire) "cliente", apparentemente, sembra solo formalità.
Riflettete:
-il cliente ha sempre ragione
-il cliente è sacro
-si ricerca la soddisfazione del cliente
-il cliente ha più diritti che doveri
-il potere del cliente è che può rivolgersi ad altri
etc.....
questo per il chirurgo libero professionista è scontato, ma per la struttura pubblica?
Per l'Azienda ospedale dovrebbe essere uguale, invece si vive la contradizione che gli slogan parlano di "clienti" mentre l'erogazione dei servizi è rivolta a "sudditi".
Quando comprate una macchina la scegliete!
Qualcuno pensa che dovreste fare uguale per il recupero della "salute", ma siete veramente in condizioni di scegliere?
.........continua............

venerdì, novembre 25, 2005

nuovi termini 5

Nuovi termini citati fino ad ora:

"azienda ospedaliera", aziendalizzazione dell'ospedale:
ospedale=azienda (come la FIAT)

"cliente dell'ospedale", "il cliente" del medico:
ex "il paziente", ex "il malato"

"area funzionale"

"Struttura Complessa" (SC) = ex "Unità Operativa" (UO)

"Struttura Semplice" (SS) = ex "Sezione Aggregata" (SA)

Direttore di Struttura Complessa = ex Primario

Il cambiamento dei termini non è solo formale ma ha anche un significato sostanziale diverso.
Prima della riforma il Primario era il "chirurgo" che aveva degli aiuti e degli assistenti. Attualmente, dopo la riforma. il "Direttore" è un organizzatore che ha l'ultima parola rispetto agli altri medici che di fatto (secondo normativa vigente) hanno autonomia di diagnosi e cura quindi sono tutti chirurghi (tutti "dirigenti" come posizione aziendale).
.....continua......

lunedì, novembre 21, 2005

nuovi termini 4

Per il lettore comune è difficile capire quanto scritto fino ad ora.
Dall'altra parte si ragiona in termini di malattia, "ho questo, ho bisogno di, devo fare gli esami, devo fare l'ecografia, devo operarmi, devo ricoverarmi".
Ci si rivolge però sempre a gente che lavora, che fa un certo tipo di lavoro, che con il tempo tutto può diventare routine.
Per la quasi totalità dei personaggi tutto diventa routine tranne i casi piu' rari o complessi (con le dovute eccezioni).
D'altra parte un certo distacco è necessario per la sopravvivenza, il coinvolgimento emotivo costringe, in genere, a cambiare lavoro.
Ma che significa?
Il chirurgo per il suo lavoro ha una struttura psicologica particolare, sa controllare l'emotività o quanto meno sa gestire bene la propria emotività. "deve essere freddo" altrimenti non sopravviverebbe al continuo stress della sala operatoria.
Qualcuno ha indagato in questo senso e si è rilevato che lo stato di continuo stress mantiene costante un certo livello ematico di catecolamine per cui con l'andare del tempo si potrebbe identificare quel tasso ematico di catecolamine come stato di benessere.
Certi chirurghi stanno bene quando operano, fuori della sala operatoria stanno male.......continua........

giovedì, novembre 17, 2005

nuovi termini 3

Dal punto di vista pratico tutto questo cosa significa?

Semplice, gli amici del Direttore operano di più rispetto agli altri chirurghi perchè sono più bravi o perchè devono imparare, d'altra parte il Direttore ha più fiducia in alcuni rispetto ad altri! (?).

Ma chi controlla i controllori?? Nessuno!!

Dalla parte dei pazienti: gli conviene essere clienti del Direttore come và và, sono operati prima e trattati meglio!!!!

E gli altri chirurghi? si arrangiano!

Cosa significa che si arrangiano? Fanno quello che possono per lavorare e recuperare gratificazioni, la ditta non prevede gratificazioni!

Il Direttore Generale ha un premio a fine anno se risparmia.

Il Direttore Sanitario Aziendale ha un premio a fine anno se risparmia.

Il Direttore Amministrativo ha un premio a fine anno se risparmia.

A cascata tutti hanno un premio a fine anno se risparmiano tranne quelli a contatto diretto con il pubblico, sono la prima linea che deve attenersi alle disposizioni ricevute ma rispondono in prima persona non potendo neanche giustificarsi.

Ma che significa?

Significa che non posso ricettare liberamente altrimenti non c'è risparmio,
significa che certe cose vanno fatte in una certa maniera altrimenti non c'è risparmio.

Le parole magiche? Appropriatezza, linee guida, protocolli, clinical patways!!!

Tutto, ovviamente, nell'interesse del paziente che ora si chiama "cliente" e quindi si ricerca la "soddisfazione del cliente"!


Se i clienti sapessero il potere che hanno!!!!!

Ma d'altra parte i clienti del Direttore sono i clienti di seria "A"

Ma lancillotto?

La scienza dove è?

.........continua.........(alla prossima).

martedì, novembre 15, 2005

nuovi termini (2)

La "Struttura Complessa" di Chirurgia Generale è costituita da un Direttore e da medici dirigenti, il Direttore avendo funzioni organizzative e di indirizzo del gruppo è uguale agli altri ma ha diritto all'ultima parola.

Nel suo stato giuridico il Direttore assegna il lavoro ai suoi collaboratori in funzione delle capacità dei singoli ma anche in funzione delle loro professionalità acquisite o in itinere (formazione).

La Legge, come al solito si interpreta oppure si applica. Infatti le scelte sono sempre nel rispetto dei valori attualmente in vigore: l'amicizia e la fedeltà.

Valori rispettati nell'ambito Aziendale, infatti si parla dell'uomo giusto nel posto giusto e non del migliore nel posto giusto.

Che cosa significherà mai? Le solite cose, "gli amici vanno avanti, gli altri tirano la carretta".

Ma lancillotto?

Il Direttore "fa" le "note caratteristiche" dei medici collaboratori, chi lavora in Azienda sa che questo è un meccanismo ricattatorio specialmente se queste note condizionano una percentuale dello stipendio.

Il Direttore gestisce la lista di attesa operatoria.

Premesso questo, dovete sapere che nell'ambito della Struttura Complessa esiste anche la libera professione.

Il che significa che esiste una concorrenzialità tra i vari chirurghi, altrimenti che libera professione è?

Ed il conflitto di interesse?

Il Direttore fa libera professione e gestisce la lista operatoria, assegna gli interventi ai collaboratori, i clienti del Direttore sono uguali a quelli degli altri medici?

Conclusioni: la lista di attesa è lunga, i clienti del Direttore sono operati prima? (ed il conflitto di interesse?).

.......continua.......

janus

domenica, novembre 13, 2005

nuovi termini

La riorganizzazione dell'Ospedale ha cambiato molti termini, in particolare in funzione dell'aziendalizzazione.

L'ospedale attualmente è una Azienda oppure è un presidio di una Azienda (come la Fiat ed i suoi stabilimenti). Lo stabilimento Ospedale è costituito di aree funzionali che a loro volta sono costituite da Strutture Complesse (SC) e Strutture Semplici (SS).

A chiarimento bisogna sapere che la "Struttura Complessa" è la precedente "Unità Operativa" che corrispondeva alla "Divisione" della vecchia organizzazione ospedaliera, mentre la "Struttura Semplice" corrisponde alla precedente "Sezione Aggregata".

Nello stesso tempo il responsabile che prima si chiamava "Primario" adesso si chiama "Direttore" nel caso della "Struttura Complessa" mentre si chiama "Responsabile" per le "Strutture Semplici".Nella sostanza mentre prima il Primario era la massima espressione della "professionalità" (quello che sapeva fare tutto e sapeva tutto, quindi il "migliore" adesso il "Direttore" equivale al dirigente "Direttore" di qualsiasi azienda sia privata che pubblica.

Nella figura di "Direttore" c'è un professionista che è responsabile della organizzazione della Struttura Complessa, organizza il lavoro dei suoi collaboratori ed è responsabile di ogni aspetto organizzativo della struttura a lui affidata. Per assurdo può essere "Direttore" un chirurgo che sa operare poco (è sufficiente che sappia sbrigare la routine), non gli si richiede di sapere operare (di avere una grande esperienza operatoria) ma di sapere organizzare.

...continua.....

domenica, novembre 06, 2005

venerdì, novembre 04, 2005

benvenuti!

Questo spazio e' a disposizione di tutti quelli che lavorano in ospedale o che utilizzano l'ospedale.
Ci si attende che vengano raccontate vicende di vita vissuta.

janus