sabato, gennaio 28, 2006

riepilogo 4

Qualche numero per avere idea della realtà.
In media un reparto di chirurgia generale, in un anno, fa 1400 interventi chirurgici.
I chirurghi in organico, in genere, sono 13.

Di 1400 interventi, in genere, 400 sono di urgenza.

Sono numeri grossolani ma che possono dire qualche cosa.

Come per la statistica secondo la quale tutti gli italiani mangiano mezzo pollo al giorno ciascuno, così dividendo gli interventi per i chirurghi si ha:

76 interventi non di urgenza, all'anno, per ogni chirurgo,

30 interventi di urgenza, all'anno, per ogni chirurgo.

In tutto 106 interventi, in un anno, per ogni chirurgo.

10 interventi al mese (escluso 1 mese per ferie), suddivisi in 3 interventi di urgenza e 7 interventi non di urgenza (arrotondando le cifre).

In base a queste cifre non ci possono essere grandi chirurghi, eppure tutti si ritengono grandi chirurghi.

Considerando che esiste una notevole disparità tra i chirurghi (nel senso che c'è chi opera di più e chi meno), si può vedere che esiste una potenzialità di rischio di capitare con incompetenti.

Da queste considerazioni si capisce l'importanza di sapere quanti interventi, e di che tipo, fa ogni chirurgo.

Questi numeri possono essere rilevati dai registri di sala operatoria.

Nessuno lo farà mai!

Sarebbe una tragedia, si scoprirebbero gli altarini, un po' di nebbia si alzerebbe e si scoprirebbe la realtà triste in cui si lavora ed il servizio che viene offerto.

Siete convinti di poter scegliere?

Avete le informazioni giuste?

Riflessione modesta:
e dove gli interventi sono in numero inferiore?
L'organico (il numero di chirurghi) è sempre lo stesso, dovendo ricoprire i ruoli istituzionali obbligatori (guardie, reperibilità, ambulatori, reparto, sala operatoria).
Provate ad immaginare strutture che fanno 800-1000 interventi/anno e dividete per 13 chirurghi e per 11 mesi, avrete il numero di interventi al mese per ogni chirurgo, ricordando che tutti gli italiani mangiano mezzo pollo al giorno ciascuno!

.......continua.......

mercoledì, gennaio 25, 2006

riepilogo 3

Certi ospedali, se dovessero fornire le informazioni sui rendimenti delle chirurgie, potrebbero rischiare di essere evitati.
Ci sarebbe una scelta più oculata dei chirurghi e quindi possibili crisi.

A chi conviene?
Non certo alle istituzioni pubbliche.
Non è conosciuto ma molti si spacciano per specialisti senza esserlo.
Alcuni ambulatori ospedalieri offrono prestazioni specialistiche ma i chirurghi che ci lavorano non hanno il titolo di specialista rilasciato dall'Università!
L' accuratezza con cui si sorvegliano le strutture private non vale per le strutture pubbliche.
Spesso quello che è obbligatorio per la struttura privata non lo è per la struttura pubblica.
Tutto, ovviamente, si fa per il "cliente" e nell'interesse del "cliente" ma non gli si dà la possibilità di una scelta informata.
......continua......

lunedì, gennaio 23, 2006

riepilogo 2

Obiettivamente sceglire da chi farsi operare non è semplice!
Ci sono i venditori di fumo, come in tutte le professioni; la pubblicità è l'anima del commercio anche in chirurgia.

Quelli che ti fregano, in genere, sono al di sopra di ogni sospetto.
Quali sono i valori da osservare?
I risultati!
Come risultati si intendono:
-mortalità
-morbilità
-complicazioni
-sopravvivenza
quindi recupero integrale o parziale, presto o tardi, dello stato di salute.
Chi fornisce queste informazioni?
Nessuno!
Sarebbe opportuno conoscere queste informazioni riguardanti il reparto di chirurgia dell'Ospedale.
Sarebbe opportuno conoscere queste informazioni riguardanti ogni singolo chirurgo.
Forse parecchi perderebbero il lavoro.

......continua.......

domenica, gennaio 22, 2006

riepilogo 1

Essere chirurgo, fare il chirurgo non significa saper fare gli interventi chirurgici che ci si aspetta.
Come conseguenza il reparto di chirurgia generale non può garantire che vengano fatti tutti gli interventi di pertinenza da parte di tutti i chirurghi.

Il cliente che si rivolge alla chirurgia della struttura pubblica non sa niente di quello che potrebbe o non potrebbe ricevere.
Ci sono gli interventi di routine (ernia, laparocele, calcoli alla colecisti, appendicite, tumore di stomaco, tumore del colon retto, emorroidi) che tutti i chirurghi, piu' o meno, sono in condizioni di trattare.
Altre patologie sono da verificare.
Possibile?
Provare per credere!
Il resto degli interventi sono una incognita.
Fino a quando sarà così?
.......continua.......