giovedì, giugno 12, 2008

il secondo parere e' importante, e' questione di vita o di morte!!

10 giugno 2008






Milano, clinica privata sotto inchiesta: 14 arresti per operazioni non necessarie

Decine di persone operate anche quando non era necessario, solo “per far cassa”. Cioè ottenere maggiori rimborsi da parte della Regione. E’ successo alla clinica privata Santa Rita di Milano. Dopo cinque decessi, ieri, sono scattate le manette per tre chirurghi. In tutto salgono a 14 gli arresti, di cui dodici domiciliari. L’accusa è di truffa ai danni del Ssn e omicidio volontario aggravato dalla crudeltà. Ne danno notizia i principali quotidiani.

«Hanno operato 91 persone senza che fosse necessario - si legge nel Corriere della Sera - solo per far fare soldi alla clinica privata Santa Rita di Milano. Dopo che 5 pazienti sono morti, tre chirurghi sono stati arrestati ieri con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà, contestata per la prima volta nell’inchiesta sulle truffe al servizio sanitario che sta mettendo a soqquadro la sanità privata milanese. In tutto 14 gli arresti (12 domiciliari)».

« “Le intercettazioni sono state fondamentali. Gli indagati parlano in modo esplicito della necessità di operare per guadagnare”, dichiarano i pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano, proprio mentre divampa la polemica sull’intenzione del governo di limitarne l’uso. Le accuse più pesanti sono per il primario di Chirurgia toracica Pier Paolo Brega Massone (da due mesi lavora in un’altra struttura), per il suo braccio destro Pietro Fabio Presicci, finiti a San Vittore, e per Marco Pansera, dell’équipe di Brega Massone. I pm riportano 86 casi di lesioni gravi o gravissime (operazioni inutili) e 5 omicidi (Pansera è complice in uno)».

«Tutti gli indagati - scrive il quotidiano - rispondono delle truffe ai danni del servizio sanitario negli anni 2005 e 2006 per 2,5 milioni di euro, a cominciare dal proprietario e padre-padrone della clinica, il notaio 75enne Francesco Paolo Pipitone, per seguire con dirigenti sanitari e di neurochirurgia, anestesia, ortopedia, urologia e otorino».

«L’inchiesta parte a gennaio 2007 - prosegue il Corriere della Sera - quando alla Guardia di finanza di Milano arriva una segnalazione. Sequestri, consulenze, testimoni e intercettazioni confermano tutto e scoprono di più. Stavolta, oltre alle ormai consuete truffe con il sistema dei drg gonfiati, si concretizza uno “scenario inquietante”, “per intensità e sproporzione”».

«L’attenzione di Pradella e Siciliano - si legge ancora nel quotidiano - si concentra sul reparto di Chirurgia toracica e sul direttore Brega Massone che, in un sms intercettato più tardi, si definirà “L’Arsenio Lupin della chirurgia”. Emerge di tutto. Oltre agli interventi inutili, anche una decina di casi in cui erano stati operati pazienti nonostante fossero affetti da tubercolosi, con il rischio sulla “salute pubblica” del “ritardo diagnostico” ».

«Le 4.000 cartelle cliniche sequestrate - conclude il Corriere della Sera - vengono affidate a eminenti specialisti. Come Francesco Sartori, docente universitario e presidente della Società italiana di chirurgia toracica, il quale scrive che Brega Massone e i suoi assistenti sembrano “avere una sola condotta: operare qualsiasi paziente gli capiti a tiro”. Il chirurgo si sente braccato e in un sms scrive: “Ormai non dormo più. Sono disperato. Tra le cartelle chissà quante saranno pompate e mi arresteranno come truffatore. L’Arsenio Lupin della Chirurgia”».









Fonti



* Corriere della Sera, pag. 2-3.
* La Repubblica, pag. 2-3.
* Il Messaggero, pag. 4-5.
* La Stampa, pag. 2-3.
* Il Sole 24 Ore, pag. 17.
* edott specialisti